LE “LACER/AZIONI” DI ROBERTO ALBORGHETTI:”AND CONTAMINATION BECOMES ART”

Mina Cappussi (editor in chief of the daily magazine “A World of Italians” wrote this article aboout “Lacer/Actions” artworks:Roberto Alborghetti choose to silence words and to let the images tell. LaceR/Actions are really unusual images, so far away from common visions. They are not manipulated images, they are natural images. Alborghetti “spies” advertisings, and all what is ripped, sticked and lacerated paper, mixin’up styles, colors, explicit or subliminal messages. Alborghetti proceeds his research in an ingenious way, re-reading images and messages in the light of superimposition, like a photoshot with a long time exposure, lettin’ flow emotions, sensations, events that contaminate the original scene. And so, the contamination becomes art, and we have the way to discover new points of view and observation, settin’ free one mind of prejudices and conventional thoughts. Roberto Alborghetti ‘s laceR/Actions are movement and action that born from breaking rules and plans, the are pure art enclosed inside paper fragments, layed down as a fecund seed on the world walls.”

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 SU “LACER/AZIONI”:  COSI HA SCRITTO MINA CAPPUSSI, GIORNALISTA, SCRITTRICE E DOCENTE PRESSO L’UNIVERSITA’ DEL MOLISE:

 Una visuale del riciclo che restituisce emozioni, una dinamica di linguaggio dall’eccezionale forza evocativa, una inquadratura della realtà che trascende i canoni e solletica la fantasia. E’ ciò che mi viene in mente osservando le opere di Roberto Alborghetti, collega giornalista, che ha scelto di mettere a tacere le parole e far parlare le immagini.

Ma si tratta di immagini inconsuete, lontane dalla visione comune, immagini non manipolate, “naturali”, possiamo dire. Sì, perché Alborghetti “spia” i manifesti, le pubblicità, tutto ciò che è immagine cartacea incollata, strappata, riattaccata, in una sovrapposizione di stili, colori, messaggi, espliciti o subliminali.

Alborghetti procede semplicemente, genialmente, ad una rilettura di quei messaggi, alla luce delle sovrapposizioni, come una fotografia con un tempo di posa lunghissimo, all’interno del quale si consumano emozioni, sensazioni, eventi a contaminare la scena originale. Quando il tempo tende all’infinito anche lo spazio assume nuove e incredibili dimensioni.

La “contaminazione” diviene arte, quando si riesce a leggerne il messaggio nascosto, quando si scoprono nuovi punti di osservazioni, sbarazzandoci di sistemi di giudizio canonici. Sono le laceR/Azioni di Alborghetti, movimento e azione che nasce dalla rottura degli schemi, opere d’arte racchiuse in frammenti di carta strappata, deposta come bacello fecondo, sui muri di tutto il mondo.

Mina Cappussi

Giornalista, scrittrice

Direttore de “Un mondod’italiani”

Giornale quotidiano internazionale

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